Il sole a mezzanotte (Italian Edition) by Trish Cook

autore:Trish Cook [Cook, Trish]
La lingua: ita
Format: epub
editore: RIZZOLI LIBRI
pubblicato: 2018-03-13T23:00:00+00:00

13

«Allora, dove si va?» mi chiede Charlie appena salgo sul suo furgone.

Adesso capisco perché vuole comprarne uno nuovo: questo ha fatto più di duecentoquarantamila chilometri, il rivestimento dei sedili è logoro e il motore fa uno strano scoppiettio.

«Andiamo in centro» propongo. Io e Morgan abbiamo pensato a un bel programma per la serata e credo proprio che piacerà anche a lui.

«Ogni suo desiderio è un ordine» risponde con un sorriso. Preme l’acceleratore. Puff-puff-puff. Partiti.

Dopo poco parcheggiamo e scendiamo. La piccola Purdue è praticamente deserta, sebbene siano soltanto le dieci meno un quarto. Io e Charlie passeggiamo chiacchierando e guardando le vetrine.

Mi fermo davanti alla gelateria. «Eccoci qua.»

«Siamo in ritardo. È chiusa» dice Charlie.

«Uomo di poca fede» ribatto.

Sbircio dentro e faccio un cenno a Morgan. Ci sono solo lei e Garver; i clienti se ne sono andati da un pezzo.

«Ma che strano, capo! Giuro che non ho visto nessuno intrufolarsi in gelateria dopo la chiusura» dice lei in tono ampolloso, tenendoci aperta la porta.

«Nemmeno io» aggiunge Garver da dietro il bancone.

Charlie mi guarda sorpreso. «Oooh, sei furba, Katie.»

«Non metteteci nei casini» ci ammonisce Morgan consegnandomi le chiavi. «Mi raccomando, prima di uscire pulite tutto, spegnete le luci e chiudete bene.»

«Tranquilla» la rassicuro.

«Passo da te domattina a riprendere le chiavi.» Morgan si avvicina e mi sussurra all’orecchio: «Divertiti più che puoi!».

«Anche tu» ribatto, indicando Garver.

«Zitta» mi risponde, e si ferma sulla soglia. «Vieni, Garver?»

«Certo» dice lui, e passando dà un debole pugno sul braccio a Charlie.

Ora siamo soli. Le sedie sono tutte ribaltate sopra i tavoli, così andiamo al bancone. Charlie si mette su uno sgabello, mentre io indosso un grembiule e il buffo cappellino di carta dell’uniforme dei dipendenti.

«Cosa desidera, signore?» chiedo con voce impostata.

«Doppio banana split con cioccolato fuso, panna montata, noci… Tutto quello che c’è.»

«Oh, no! Le noci no!» rispondo senza neanche muovermi. «Lo sanno tutti che non stanno bene con il gelato.»

Lui finge di essere offeso. «Ma il cliente non aveva sempre ragione?»

«Non se vuole mettere le noci sul gelato» lo stuzzico.

«Noci!» insiste, facendo schioccare le dita.

«Mi dispiace.»

Charlie si avvicina, la sua fronte sfiora la mia e mi perdo nel suo sguardo. Poi mi bacia dolcemente e a lungo. È un bacio perfetto, proprio come lui.

Ci stacchiamo e ci fissiamo negli occhi. Poi prendo la spatola per il gelato e una grossa ciotola da dividere. Chi se lo immaginava che fosse così bello essere innamorati? Quanto tempo ho sprecato, in tutti questi anni, da sola in camera mia.

«Tornando all’argomento più importante…» dico. «Abbiamo già stabilito che le noci non vanno bene. Possiamo trattare anche sull’aggiunta di banana?»

Charlie scuote la testa. «Non ti piace neanche il potassio, eh? Certo che sei strana…»

«Le banane sono disgustose. E poi in quelle importate dall’America Centrale e dal Sudamerica potrebbe essersi nascosto un enorme ragno peloso grande come il palmo della tua mano!»

«Sono abbastanza sicuro che sia una leggenda metropolitana.»

«No, ho fatto delle ricerche, ne esistono varie specie. Le foglie del banano sono attorcigliate a spirale verso l’alto e dal centro pende il casco di frutti» spiego, aiutandomi con i gesti.

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